Un bivio imprevisto
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia”: Albert Einstein
La vita scorre in alcuni periodi lenta, tranquilla, a tratti persino monotona, ma nonostante ciò tutto sembra andare per il verso giusto, si pianifica il futuro pensando di aver raggiunto gli obiettivi che ci si era prefissati, i progetti, gli hobby e gli interessi a cui potersi dedicare durante il tempo libero della futura e meritata pensione.
A questo punto della mia vita, quasi alla fine del percorso lavorativo, mi sono però ritrovata sulla casella IMPREVISTI e, pescato il cartellino, sul retro ho letto: “O ti vaccini o resterai a casa senza stipendio”.

Nessun dubbio si è affacciato alla mia mente riguardo il da farsi, la mia decisione era già presa, avevo le idee chiare: avrei lasciato il lavoro non senza dolore, perché il mio lavoro di insegnante l’ho scelto e l’ho sempre amato, mi ha dato molte soddisfazioni e mi ha fatto imparare tanto.

Non vorrei sembrare patetica, ma la sofferenza più grande da affrontare è stata per me quella di “abbandonare” i miei bimbi, sì perché tutti gli alunni per me sono i “miei”.
Ebbene, nonostante ciò, lo confesso, non ho avuto il coraggio di parlarne con loro, mi sono ritirata pian piano dalle loro vite senza una parola. Sono ben cosciente di aver sbagliato, ma non ne ho trovato il coraggio e con questo rimorso dovrò fare i conti ancora per un bel po’.

E all’elaborazione del “lutto” che ne è seguita si è poi aggiunta la sofferenza per non essere stata compresa da colleghi, amici e parenti.
Mai nella mia vita avrei pensato di potermi trovare in una situazione del genere.
Passati i momenti più bui, alla fine del mese di dicembre, ho ricevuto la lettera di sospensione. In quel momento non so che cosa sia capitato dentro di me, ma mi sono sentita libera! Finalmente libera!
In questi ultimi due mesi, avendo anche molto tempo a disposizione, ho ripensato alla mia vita e ho capito che forse non tutto il male viene per nuocere, spesso gli imprevisti ci costringono a cambiare l’itinerario che avevamo pensato di percorrere, ci fanno soprattutto cambiare dentro.
So che le difficoltà saranno molte, non sarà semplice decidere che cosa fare nel futuro, ma so che voglio dedicare tutto il mio tempo a prendermi cura di me stessa e degli altri. In quale modo ancora non lo so ma so che qualcosa di positivo accadrà.
Ho conosciuto nel frattempo delle bellissime persone che mi aiutano a camminare su questo sentiero a volte in salita.
Concludo con un’altra bellissima citazione che sento mia:
“Voglio che ogni mattino sia per me un Capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso e rinnovarmi”.
Antonio Gramsci
Rachele